email SPAM: cos’è l’SPF e perché è importante

Le campagne di email marketing rappresentano per le aziende un elemento importante non solo per farsi conoscere, pubblicizzare i propri prodotti e promuovere sconti e offerte, ma anche per instaurare con la clientela un rapporto di fiducia ed empatia.

Ma spesso i destinatari di queste campagne non ricevono nemmeno l’email che finisce direttamente nello spam non certo a causa di mailTOadv ma dell’SPF.

Scopriamo cos’è, perché è importante e come utilizzarlo a nostro vantaggio nelle campagne di email marketing per il turismo.

Difendersi dallo spoofing e dallo spam

Prima ancora di addentrarci nella comprensione dell’importanza dell’SPF, occorre fare prima un piccolo passo indietro per capire cosa siano lo spam e lo spoofing, due fastidiosi fenomeni dai quali ogni giorno siamo purtroppo colpiti.

Il più famoso spam consiste nell’invio di email pubblicitarie che nascondono vere e proprie truffe.

Non è semplice difendersi e bloccare questo sistema che mira a ottenere dati sensibili come i numeri delle carte di credito, le password degli utenti, informazioni personali o indirizzi mail.

Il meno noto spoofing sfrutta l’impersonificazione come metodo per carpire informazioni importanti o avere accesso a conti bancari. Sono tre le tecniche di impersonificazione, quella dell’indirizzo IP, con l’invio di messaggi che sembrano inviati da una fonte attendibile, lo spoofing di mail che cambia l’intestazione per farla sembrare diversa da quella reale e infine lo spoofing del DNS che dirotta il nome del dominio al quale si è interessati verso un indirizzo IP diverso.

Che cos’è l’SPF

SPF è l’acronimo di Sender Policy Framework. Attraverso questo sistema si riesce a validare un’email, individuando sia i tentativi di spoofing che di spam. L’adeguato utilizzo dell’SPF risulta di fondamentale importanza per chi fa campagne di email marketing per venir correttamente riconosciuti come fonte attendibile e non essere indirizzati nello spam.

Attraverso questo metodo si procede con l’autenticazione delle email, proteggendo così il dominio dallo spoofing e impedendo che le email in uscita siano contrassegnate come spazzatura dai server di ricezione.

Con SPF si possono specificare i server di posta autorizzati a mandare email per conto del dominio. I server che riceveranno il messaggio utilizzano SPF per controllare che la posta in arrivo che sembra provenire dalla tua azienda sia stata effettivamente inviata da server precedentemente autorizzati.

Se SPF non è invece attivo, è più probabile che le email provenienti dalla tua campagna di marketing per il turismo sia riconosciuta come spam dai server di posta di destinazione. A sottolineare ulteriormente l’importanza di questo sistema, la nuova disposizione secondo la quale da novembre 2022 tutti i nuovi mittenti che inviano messaggi da account Gmail personali sono necessariamente obbligati a configurare il metodo SPF, poiché Google, a campione, esegue dei controlli sulle email per confermare che siano autenticati.

Le email che non abbiano quindi SPF attivo saranno in automatico rifiutate o segnate come spam. Tuttavia tale requisito non si riferisce ai mittenti esistenti, ma soltanto ai nuovi, sebbene è consigliabile configurare l’SPF per salvaguardare i messaggi della tua azienda ed essere già pronto a ulteriori modifiche di requisiti di autenticazione futuri.

Configurazione SPF

Prima di procedere con la configurazione vera e propria di SPF è necessario qualche accorgimento preliminare. La configurazione si esegue attraverso il fornitore del dominio, è perciò indispensabile, come primo passo, ricavare le informazioni per entrare al fornitore del dominio. L’host di un dominio è un servizio fornito da Internet che controlla il nome del dominio attraverso i record DNS, acronimo di Domain Name System.

Successivamente è necessario acquisire un po’ di dimestichezza e familiarità con gli indirizzi IP. Questi ultimi vengono utilizzati per identificare i device e stabilire la connessione a Internet e permettono a dispositivi mobili, computer e server di interagire tra di loro. I server che mandano e ricevono messaggi sono identificabili per mezzo del loro indirizzo IP univoco. E sono proprio gli indirizzi IP dei server che inviano email per il tuo dominio il dato utile indispensabile per configurare il record SPF per il dominio.

Oltre che con gli indirizzi IP occorre imparare a conoscere i record TXT, testo, contenente informazioni per i server, che va aggiunto al DNS nell’apposita sezione di gestione del dominio per configurare l’SPF. Terminate queste fasi preliminari è possibile passare alla definizione del record SPF

Record SPF

Un record SPF riconosce i server di posta e i domini a cui è consentito inviare messaggi a nome di un dominio. I server che ricevono le email controllano il record SPF per confermare che i messaggi in arrivo, che all’apparenza sembrano provenire dalla tua azienda, siano stati effettivamente inviati da server a cui è stata concessa l’autorizzazione.

A un dominio è permesso aggiungere un solo record SPF, sebbene all’interno del record SPF è possibile autorizzare più server a cui è concesso inviare posta a nome del dominio.
Un record SPF determina i domini e i server di posta che sono autorizzati a inviare messaggi per conto di un dominio, oltre a questo il record comunica ai server che ricevono i messaggi le azioni da compiere sulle email dopo che esse sono state controllate.

Il record SPF è formato da una riga di testo al cui interno sono presenti tag e valori. I tag sono anche definiti meccanismi, mentre i valori sono di solito rappresentati da nomi di dominio e indirizzi IP. Il record SPF va inserito al fornitore del dominio sottoforma di testo TXT del DNS. Il massimo di caratteri contenuti all’interno di un record SPF è 255 e le dimensioni del file del testo non possono superare i 512 byte.

Vantaggi del record SPF

Sicuramente oggi il record SPF è uno degli strumenti più richiesti e utilizzati, tanto da essere considerato un elemento obbligatorio da un numero sempre maggiore di provider di servizi Internet. Grazie a questo sistema il server di destinazione non recapita all’utente finale i messaggi che non superano le necessarie verifiche di autorizzazione, oppure le recapita ma contrassegnandole come email non sicure.

Uno dei principali vantaggi del record SPF è rappresentato dalla semplicità di implementazione, è infatti sufficiente un record TXT, che nella maggior parte dei casi si genera in modo automatico dal provider del servizio stesso. Impostare quindi nel modo corretto il sistema SPF permette a chi fa campagne marketing di raggiungere i propri destinatari.

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